Venerdì 27 marzo alle 20.30 nella basilica di Sant’Eustachio, la John Cabot Chamber Orchestra si esibisce in un programma tutto dedicato al grande repertorio per solista e orchestra del pieno Settecento.
L’ingresso è libero
Il concerto per violoncello in re Maggiore, risale al 1783 ed è uno degli ultimi concerti composti da Haydn. Il compositore concentra la sua attenzione sulla parte solistica, con una scrittura di notevoli difficoltà che tende a sottolineare le potenzialità cantabili e timbriche dello strumento, trattandolo con la stessa espressività e scioltezza del violino e sfruttando soprattutto il registro acuto
La datazione del concerto per violino in Do Maggiore non è sicura. L’unica certezza è che risale agli anni precedenti al 1769, con più probabilità per e un complessivo orientamento per i primissimi anni del soggiorno ad Eisenstadt, 1761-65. Per lo stile della scrittura si può considerare una tipica opera di transizione, in cui l’alternanza fra sezioni orchestrali e sezioni solistiche, come anche la mancanza di un chiaro bitematismo, rimandano al periodo barocco, mentre la scorrevolezza dell’eloquio e la vena cantabile, di impronta galante, guardano verso il futuro.
Wolfgang Amadeus Mozart
“Conservati fedele” K 23
Franz Joseph Haydn
Concerto per violino in do maggiore
– Allegro moderato
– Adagio
– Finale. Presto
(Le cadenze sono del M.o Arrigo Pelliccia)
Georg Friedrich Händel
“Quell’innocente afflitto core” dal Riccardo Primo
Franz Joseph Haydn
Concerto per violoncello n 2 in re maggiore
– Allegro moderato
– Adagio
– Allegro
Solisti:
Maria Chiara Pavone soprano
Letizia Pisana violino
Adriano Ancarani violoncello