Concerto a Santa Lucia: viaggio nel Romanticismo con Lorenzo Fabiani

Lorenzo Fabiani

Programma

Edward Elgar (1857 – 1934), Elegia per archi, Op. 58

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847), Concerto in re minore per violino e archi (Allegro – Andante – Allegro). Lorenzo Fabiani violino solista

Carl Reinecke (1824 – 1910), Serenata per archi, Op.242 (Marcia – Arioso -Scherzo – Cavatina * – Fughetta giojosa – Finale).
* Adriano Ancarani violoncello solista

Il concerto si apre con un breve componimento per orchestra d’archi composto da Edward Elgar nel 1909. Scritto per commemorare i membri deceduti della Worshipful Company of Musicians di Londra (Venerabile Compagnia di Musicisti), l’opera è stata composta dopo la morte del suo caro amico August Jaeger e potrebbe riflettere il dolore di Elgar per la sua perdita.

Di carattere decisamente differente il Concerto per violino e orchestra in re minore di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Scritto nel 1822 (quando l’autore aveva appena 13 anni), il Concerto fa parte delle composizioni destinate alle soirées musicali che si organizzavano tutti i sabati nella ricca e accogliente casa berlinese del compositore per dilettare i familiari e gli amici. La composizione testimonia la straordinaria precocità di Mendelssohn, bambino prodigio il cui genio musicale e artistico fu alimentato da un’educazione severa ma ampissima. L’estroversa eleganza melodica che traspare nel concerto, unita a una brillante e piacevole scorrevolezza ritmica, è espressione di un animo aperto alla gioiosa felicità della vita. Non per nulla i due Allegri cingono, in un affettuoso abbraccio, l’Andante centrale, dalla delicata e carezzevole linea cantabile indicata dal violino.

L’ultimo brano in programma è di Carl Reinecke. Quasi sconosciuto al giorno d’oggi, Reinecke era un musicista che eccelleva praticamente in ogni campo musicale in cui era coinvolto. Nel 1860, la sua reputazione era tale che ottenne un posto di insegnante presso il prestigioso Conservatorio di Lipsia, fondato da Mendelssohn, e alla fine ne divenne il direttore. Come insegnante di composizione e di pianoforte, ebbe tra i suoi allievi Grieg, Bruch, Janacek e Albeniz. Quella di stasera è probabilmente la più bella delle sue nove serenate. Si compone di sei movimenti alquanto individualistici ma con caratteristiche insolite, in particolare, la sorprendente Cavatina in 5/4. C’è qualcosa di particolarmente schumanniano nell’Arioso, la cui apertura sembra avere più di una vaga somiglianza con le cosiddette Geister-Variationen di Schumann. Il soggetto della Fughetta giojosa è presentato in quattro parti (i bassi non partecipano al contrappunto) prima che Reinecke inverta il soggetto e la musica si rilassi in un dolce valzer in 6/8. Sia la marcia in tonalità minore di apertura che la sezione in tonalità maggiore della Cavatina sono ricordate nel Finale, che si avvale anche di una melodia popolare, presentata all’inizio del movimento. La Serenata è dedicata al Duca Giorgio Alessandro di Meclemburgo-Strelitz, abile violoncellista, il che spiegherebbe l’assolo di violoncello nella Cavatina.

Lorenzo Fabiani si è diplomato al Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia con il massimo dei voti. Si è perfezionato in Italia con P. Vernikov e Z. Gilels, a Vienna con E. Chugajeva e ad Augsburg con Lydia Dubrovskaja. Dal 2002 ha svolto un’intensa attività orchestrale con l’orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, l’orchestra Haydn di Bolzano e Trento e l’orchestra Filarmonica Toscanini, suonando sotto la guida dei maggiori direttori del nostro tempo (Maazel, Mehta, Pretre, Masur e altri). Ha collaborato come primo violino di spalla con l’Orchestra Internazionale d’Italia, il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e “Roma Sinfonietta”. Fino al 2016 è stato membro dei “Solisti Aquilani”. Suona regolarmente con il PMCE (Parco della Musica Contemporanea Ensemble). Ha svolto un’intensa attività anche come solista e camerista con partners quali D. Schwarzberg, C.Parazzoli, S. Briatore, V. Mariozzi, M. Carbonara. Ha registrato per Radio Classica e ha inciso per “Brillant Classics”. È direttore artistico e docente di violino dell’Accademia Musicale Sherazade di Roma. Tra i suoi allievi ci sono giovani vincitori di concorsi nazionali quali: “Città di Viterbo”,”Hyperion” di Ciampino, ”Riviera Etrusca” di Piombino, “Città di Firenze premio Crescendo”, premio “Chroma” e premio “Clivis” di Roma, “Zanuccoli” di Sogliano al Rubicone.

John Cabot Chamber Orchestra

Violini I Lorenzo Fabiani, Letizia Pisana, Eduardo Campadello, Elena de Stabile, Carla
Felli, Halyna Kozinina, Paolo Lozupone, Nicola Saraceno

Violini II Angelo Gaetani, Peter Flaccus, Cristiana Ranieri, Giulia Rossi, Jayne Sisterson Viole Matthias Auf der Maur, Elin Wedlund

Violoncelli Adriano Ancarani*, Claire Challéat, Renata Caturano

Contrabasso Daniele Lausdei
*prima parte

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